Demanio Marittimo2019-11-12T11:46:17+00:00

Demanio marittimo

La valorizzazione del demanio marittimo costituisce una straordinaria opportunità di crescita in un Paese con circa 8mila chilometri di costa amministrata da 645 Comuni.

La delega ai Comuni per l’amministrazione del demanio marittimo (Legge Costituzionale 3/2001) ha dato il via ad un nuovo quadro normativo in cui il Comune è oggi titolare delle funzioni amministrative sul demanio marittimo, prima in capo alle Capitanerie di Porto (Rilascio e rinnovo di concessioni demaniali marittime, valutazione e comparazione delle istanze, eccetera). Inoltre, i Comuni sono responsabili anche della gestione ai fini erariali, collegati alla riscossione dei canoni demaniali (statali, regionali e comunali), e perciò chiamati – tra l’altro – a bonificare e normalizzare tutte le banche dati relative alle aree concesse a privati (lidi balneari, spiagge libere con servizi, rampe per sport acquatici, eccetera) e relative alle aree utilizzate per pubblico interesse (parcheggi, strade, condotte sottomarine fognanti, eccetera) soggette a consegna.

Una “presa in carico” diretta dell’amministrazione dei beni demaniali marittimi che potrebbe rivelarsi meno gravosa mediante l’utilizzo, da parte dei Comuni, della leva della sussidiarietà, il principio costituzionale (art. 18) che consente allo Stato di delegare ai professionisti le funzioni amministrative, riservandosi quelle di programmazione e controllo.

Nella fattispecie, la sottoscrizione di convenzioni ad hoc tra Comuni e Collegi territoriali renderebbe più fluida l’assegnazione ai geometri qualificati di incarichi professionali prevalentemente riconducibili alla predisposizione della documentazione tecnica, come ad esempio i modelli tipizzati per il rilascio delle concessioni o della consegna delle aree (Modello D1, D2, D3), che devono essere compilati e validati online esclusivamente attraverso l’applicazione DO.RI. del Sistema Informativo Demanio.

Da sottolineare, infine, che per agevolare la collaborazione pubblico-privato la Cassa Geometri ha stanziato un fondo rotativo (di 3 milioni di euro) che anticipa – per conto dei Comuni che non hanno a disposizione le necessarie risorse finanziarie – le spese da sostenere per la verifica e la regolarizzazione dei beni immobiliari pubblici presenti sul loro territorio effettuate dai geometri (approfondimenti all’indirizzo https://www.geometrinrete.it/it/geometri/fondo-rotativo).

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